giovedì 7 gennaio 2016

Prima o poi tornerò a scrivere con una certa regolità

Dovrebbero inventare un nuovo Activia, quello che ti fa tornare ad avere una certa regolarità.
E non sto parlando di quella intestinale.
Sono stitica.
Sono bloccata a livello creativo. Raccolgo e assorbo ma non mi svuoto e non produco.
Insomma, 'sto cazzo di Activia qualcuno lo può brevettare?
Anche una sorta di Falqui-creativo ci potrebbe stare.
Lo prendi e vieni colto da una sorta di diarrea-esteticoscribacchina e devi rimanere a casa attaccato al pc scrivere, sistemare foto e dipingere.
E devo dire che mi piace molto questa cosa che mi assento per settimane (mesi forse?) e quando torno faccio 'sti bei discorsi di merda,
Ma a voi è mai successo di essere stitici creativamente? Che fate? C'avete magari qualche rimedio casalingo? Mangiare tanta verdura può servire a qualcosa?
Ma andiamo oltre.
E vediamo di iniziare FINALMENTE a produrre.
Cosa? Non lo so. Qualsiasi cosa va bene piuttosto che stare con le mani in mano.
Approfitto di questa felice "primavera dello spirito", confermata anche dal sole che mi fa "ciao ciao" dalla finestra, e, come Atreyu che stringe tra le mani l'ultimo granello di sabbia di Fantàsia e finalmente si reinventa tutto un mondo nuovo. anche io mi appresto a creare questo nuovo post.

Esplosione FalquiCreativa, tipo che tiro fuori tutto quello che c'ho dentro e come viene?
O controllata, così come la Marcuzzi e Shakira disciplinano il loro intestino a suon di bifidus actiregularis, producendo un pochino tutti i giorni e sempre alla stessa ora?

Io solitamente opto per le esplosioni controllate.

E caso mai gliene dovesse importare qualcosa a qualcuno vi mostro quello che ho prodotto ho prodotto nell'ultimo anno della mia esistenza, impiastricciandomi le mani e insozzando in giro. Rischiando perfino di essere linciata viva dal mio coinquilino quando si é trovato l'acrilico nella sua tazza preferita.
Ho iniziato a dipingere.
"Brava LiLLy, non sapevamo che fossi anche capace di disegnare"
E infatti sono totalmente incapace di disegnare.
Roba che la mia maestra delle elementari, quando vedeva i miei disegni impallidiva.
Roba che quando una mia amica, appassionata di psicologia, si mise ad analizzare un mio disegno, così per gioco, mi consigliò di andare da uno psicologo. Un psicologo vero.
"Non hai il senso delle proporzioni! Hai disegnato una casa con una porta minuscola e una bambina alta quanto il tetto, ma ti rendi conto? E se la bambina volesse passare per la porta?"
Io pensai immediatamente ad "Alice nel paese delle meraviglie" al motto "Nulla è impossibile" (o impassabile)
Poi relizzai che Lewis Carrol effettivamente forse tanto a posto di testa non era.
"E la testa della bambina ... è enorme! Credi che un corpo così piccolo possa reggere un peso così massiccio? Certo che tu c'hai proprio una percezione molto distorta della realtà..."

E così smisi di disegnare.
Almeno finchè non ho scoperto la pittura astratta.
L'astrattismo è una figata. Non ci sono bambine e porte.
Nè proporzioni.
Regole zero.
E così ho iniziato a buttare fuori qualcosa.
Caso mai i miei dipinti dovessero farvi cagare (e ridaje con 'ste immagini bon ton), vi prego, non ditemelo. Perché sono una donna molto suscettibile e potrei rimanerci male.
Questa è la prima mia tela che vi mostro.
In seguito pubblicherò anche le altre. Così vi lascio con un po' di suspence.
L'ho intitolata,  "Paesggio interiore 8".
O almeno credo.
Che a me 'sta cosa dei titoli mi manda fuori di testa.
Come cazzo faccio ad intitolare una roba del genere?





In mezzo c'ho pure trovato un capello. Voi non lo vedete ma vi assicuro che c'è. Mi si propspetta un interessante destino da body artist, ne sono sicura.

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