lunedì 29 giugno 2015

Ah, l'amore

Carissimi lettori, era già da un po' di tempo che volevo scrivere questo post perché ci tenevo veramente tanto a voler condividere la mia esperienza con voi.
Capitano i momenti no, quelli in cui vorreste davvero trovare la vostra compagna o il vostro compagno ideale, ma niente. La persona in questione non s'ha da trovare, anzi, finite per uscire con biechi individui che, anziché completarvi come la tanto agognata metà della mela, ammorbano la vostra già tristerrima esistenza, facendovi perdere quei due grammi di speranza rimasti nei confronti dell'umanità intera.

La macro categoria dei biechi individui può essere suddivisa, come spiega Piero Angela, nelle seguenti sotto-categorie.

1)  Lo psicopatico.
Un tantino esuberante, è vero, ma voi glielo concedete
D'altra parte si sa, ha perso la testa per voi e qualche caduta di stile ci può stare.
Attenzione, LiLLy da donna saggia qual è vi suggerisce di andarci piano.
Il tizio che ha perso la testa per voi, in realtà la testa potrebbe non averla mai avuta.
E quel guizzo negli occhi ogni volta che vi guarda potrebbe non essere dovuto al sentimento che lo scuote.
Potrebbe essere semplicemente causato dall'abuso di alcool e/o stupefacenti, quindi attenzione donne, attenzione.
Capirete che qualcosa che non va quando inizierà a cercarvi troppo e a prendersela ogniqualvolta disattenderete le sue, spesso irrealistiche, aspettative.
Ad un certo punto vi ritroverete accanto un essere "umano?" che  ragiona come un bambino di due anni. Ma con gli sbalzi di umore di una sedicenne in fase premestruale.
In questo caso parlatene, spiegategli cosa non funziona e nel caso in cui non dovesse capire: "Ciao, ciao bello, credo tu abbia dei problemi, io purtroppo non ho le competenze, né sono nella posizione per fare nulla"
Quindi occhio a non prendere cantonate, quando si ha bisogno d'amore spesso è facile confondere quella che potrebbe essere un'attenzione "sana" nei vostri confronti, con una invece di tipo "morboso".
Il vostro benessere e la vostra felicità prima di tutto. E per l'amor di dio, se volete andare a fare le crocerossine iscrivetevi ad un corso di laurea in scienze infermieristiche, ok?

2) Quello che sparisce misteriosamente nel nulla.
Come spiega il nostro caro amico Piero Angela, questo particolare tipo di "bieco individuo" c'è. Esiste. Ha un nome, un cognome, un lavoro. Esistono persone che ricordano perfino di averlo visto con voi. Dove sia finito, cosa gli sia successo, ma soprattutto, perché di punto in bianco abbia iniziato a  non cagarvi più di striscio, rimane un mistero insoluto. Perfino il nostro Pieruccio bello rimane basito dalla sorprendente capacità con cui queste persone riescono a volatilizzarsi nel nulla (sublimano come la naftalina? Spariscono in un buco nero finendo in una dimensione parallela? Si teletrasportano su Plutone?)
Io, ahimè, di individui del genere ne ho conosciuto più d'uno.
Ma voi non angustiatevi please, e soprattutto NON CERCATE SPIEGAZIONI AL DI FUORI DI VOI.
Non chiedete ad Enrico Ruggeri, non cercate risposte in complessi libri esoterici, non rivolgetevi alle cartomante/Maga Magò di turno che trovate su Tele Lombardia e che insieme al tema natale vi offre anche un set di coltelli e due cotechini pavesi D.O.P.
Non chiedete ad i suoi amici/parenti/conoscenti, a meno che lui non vi debba dei soldi, perchè  rischiereste di passare per la stalker di turno (e superato un certo limite potreste anche diventarlo)
Fate un bel respiro profondo e rilassatevi.
Siete rilassate? Bene, adesso ponetevi alcune domande, tipo:

-"Ho fatto qualcosa che può averlo spaventato?"
-"Forse quando sono uscita quella sera m'ero dimenticata di depilarmi proprio dietro al polpaccio?" (Che dietro al polpaccio è sempre facile lasciare ettari di pelame incolto. Anche Piero lo sa.)
-"Sono stata invadente? Eccessiva? Arrogante? Presuntuosa?"
-"Mi spalmo regolarmente le ascelle di deodorante quando esco dalla doccia?"
-"Il mio hobby preferito è sparare cazzate su internet e ho avuto la brillante idea di dargli l'indirizzo del mio blog?"

Bene, se anche dopo queste domande voi continuate a pensare di avere la coscienza pulita come il dietro dei vostri polpacci e le vostre profumatissime ascelle, allora, molto semplicemente metteteci una pietra sopra.
Nessun rimpianto e nessun rimorso. Il mare è pieno di pesci.

3) Il tizio impegnato.
Lui non è studiato da Piero Angela, no. Lui di Piero Angela è amico carissimo.
Oltre ad aver collezionato tutta una serie di informazioni sul funzionamento del nostro bell'universo, lui -essere onnisciente, spirito insaziabile- ha abbracciato/studiato/rielaborato/adattato alle proprie esigenze, un discreto numero di correnti di pensiero/ideologie/religioni/ filosofie di vita
Questa sua macro conoscenza a 360 gradi, invidiata con una punta d'astio perfino dal Piero, lo pone al di sopra di tutto e di tutti.
Lui può.
Può permettersi relazioni in ed extra coniugali. Può amare tante persone contemporaneamente e con il più puro dei sentimenti. Un po' come dio, sì, ma molto più arrapato
Lui può perché ha una mente talmente aperta, un'anima sì vasta e feconda, che le regole socialmente accettate gli risultano restrittive. Troppo restrittive.
Per non parlare di quella roba chiamata "buonsenso", concetto a cui si appellano le anime sempliciotte, "gli zoticoni dello spirito", i "censori del flusso della vita"
Se avete a che fare con un individuo del genere, interrompete i rapporti subito.
Non dovete pensare: "Ma si dai, proviamo, finché dura, dura, come va, va"
Andrà come nel 99,9 per cento dei casi. Voi vi affezionerete, lui continuerà a stare in bilico tra le sue mille mila relazioni.
Anche tu Piero, stai attento, che se ti becca tra il chiaro e lo scuro fa la festa pure a te.

Ora, mie care donzelle, se siete persone intelligenti, questi biechi individui sarete perfettamente in grado di evitarli.
Se come me, invece, attendete solo la laurea ad honorem in minchiologia, non fate il mio stesso errore, ovvero sottovalutare le persone che all'inizio non sembrano assolutamente fatte per voi.
Alla prossima.





sabato 27 giugno 2015

Mi presenti i tuoi?

A volte capita.
La persona con cui stai insieme non ti presenta alla sua famiglia.
Lui (dico lui perché di media mi pare siano soprattutto gli  uomini che preferiscono evitare di coinvolgere la famiglia all'interno delle proprie vicende amorose) magari ha già conosciuto i tuoi genitori/fratelli/zii/cugini/vicini di casa.
Magari ha già il posto assegnato sulla tavolata di Natale e una foto che troneggia sulla parete est del salotto, tra quella di nonno Pino e quella della prozia che partecipò alla resistenza nel '43.

Tu a malapena sai dove abita e che ha, o meglio, ti pare che abbia, un padre e una madre. E una casa.

Ovvio, ogni persona è libera di decidere in merito ad una questione  così importante senza ricevere alcun tipo di pressione da parte del proprio partner.
Anche perché i motivi che possono spingere una persona ad evitare di coinvolgere la famiglia possono essere tanti e variegati. Ma soprattutto plausibili e ragionevoli.

Io personalmente avrei preferito chiamare il parentado in causa il più tardi possibile.
Purtroppo però ho dovuto accellerare un pochino i tempi, perché vivo lontana da casa e  miei genitori avevano davvero bisogno di sapermi accanto ad una persona affidabile
Senza contare che quella povera bestia di mio padre stava iniziando a darmi per spacciata.

"LiLLy, hai trovato l'uomo?"
"No papà, non ancora?"
"Ma come è possibile? Hai trent'anni, io alla tua età avevo già una famiglia, dei figli, un lavoro sicuro e quindici anni di contributi versati. Non vorrai mica rimanere zittela, eh?"
"Ma se il primo figlio l'hai avuto a trentuno!"
"Trenta, trentuno, cosa cambia? Ma esci? Quando esci come ti vesti? Mettiti qualcosa di scollato ogni tanto per favore, che a Ravenna andavi in giro vestita come una badante cinquantenne dell'est"

Mio padre e i suoi consigli glamour.

Io al momento sono tranquilla, ho accanto un uomo che amo moltissimo e se non mi vuole far conoscere la sua famiglia, ancora meglio. Così possiamo farci beatamente i cazzi nostri senza dover rendere conto a nessuno.

Certo però che sto brancolando nel buio e di conseguenza mi vengono dei dubbi colossali.
Quando abitavo al paesello, in Lombardia e mi ero trovata il mio primo moroso, mi era bastato fare un salto dalla mia panettiera di fiducia per scoprire indirizzo e numero di telefono della sua abitazione. Due ore dopo avevo già in mano la cartella con una fotocopia dello stato di famiglia, uno schema dell'albero genealogico minuziosamente ricostruito fino al 1403, dati catastali e rogito della casa di proprietà, contratti di lavoro di tutti i membri e un attestato in cui veniva dichiarata l'onestà della famiglia in questione,. Firmato dalla panettiera ovviamente.

In questi giorni sto provando a darmi delle ragionevoli e plausibili spiegazioni in merito alla delicatissima questione, del tipo:


  • Il mio moroso non mi presenta alla sua famiglia perché non ha una famiglia. Lui in realtà è un cyborg che vive nello sgabuzzino dell'azienda in cui lavora, come Vicky la robottina. Le funzioni tipicamente umane che ha espletato fino a questo momento sono frutto di un programma sofisticatissimo messo a punto dalla Nasa e ancora in fase sperimentale. Questo spiegherebbe il suo appetito sovrumano, la sua mostruosa memoria e la sua impellente tendenza a correggermi quando, parlando, canno l'utilizzo dei tempi verbali.                                                                                                                                                                                                 
  • Il mio moroso non mi presenta i suoi genitori perché è lui il genitore di se stesso. Lui è infatti l'unico esemplare di essere umano in grado di riprodursi attraverso il meccanismo della "riproduzione vegetativa", come avviene per certe piante. A mio parere la cosa dovrebbe funzionare così: arrivato ad una certa (suppongo tra i 32 e i 35 e per ora direi che come tempistica ci siamo), da una porzione random di pelle sufficientemente ampia, spunta un rigonfiamento che nel giro di nove mesi si stacca dando vita ad un "mini lui". Il "mega lui" da cui si è distaccato a sua volta, al momento è oggetto di studio alla Nasa.                                                                                                                                                                        
  • Il mio moroso non mi presenta i suoi, perché i suoi sono dei pezzi grossi della malavita veneta. Di giorno sintetizzano in casa, di notte spacciano e nel tempo libero estorcono denaro al disperato di turno. Lui al momento sta cercando di capire se mai potrò fare parte della banda, quale ruolo assegnarmi eventualmente o se, al limite, tenermi buona come cliente per  i prodottini chimici messi a punto con tanto amore tra le quattro mura domestiche. L'ipotesi di estorcermi denaro l'ha già scartata in quanto ha capito che non ho denaro da farmi estorcere.                                                                                                                                                                                                                           
  • Come mi ha gentilmente suggerito un'amica: il mio moroso non mi presenta ai suoi perché, come nel film "Quel mostro di suocera", sua madre non vuole una precaria in casa che campa con contatti a tempo determinato. In questo caso, presumo, inizierà una lotta senza precedenti tra me e la signora in questione, a base di dispetti che si tramuteranno presto in veri e proprio atti persecutori.  Tipo che lei tenterà di avvelenarmi e racconterà menzogne sul mio passato. Ah, io comunque con l'abito color pesca, col cazzo che mi sposo                                            
Che dio m'assista.

P.s.: messaggio per il mio moroso, se un giorno dovessi capitare qui, vuol dire che ho vuotato il sacco e ti ho dato finalmente l'indirizzo del mio blog. Prendila con molta ironia, grazie. E salutami i tuoi (sempre che esistano)